Villa Taranto a Verbania


Villa Taranto a Verbania

Definita da molti la villa con il giardino più bello d’Italia, Villa Taranto si trova sulle rive del Lago Maggiore situate a ovest, lungo il promontorio della Castagnola, tra Pallanza e Intra. Se andate a consultare le mete consigliate del Piemonte, trovate sicuramente il suo nome e non perdete l’occasione di visitarla. Non scherzo se dico che il suo è un giardino tra i più famosi nel mondo, paragonabile a quelli che invidiamo ad altri paesi: Versailles (Parigi, FR), Mottisfont Abbey Rose Gardens (Humpshire, UK) e i Gardens at the Cloisters (New York, USA).



Villa Taranto: quando andare

Naturalmente se vogliamo programmare una gita in questo paradiso piemontese, miriamo alla primavera, la stagione in cui riesce a dare il meglio di sé. Sarà un’esplosione di colori, ma non solo: anche di forme e di profumi.

 

Da Torino dista circa 170 chilometri, l’indirizzo esatto è Via Vittorio Veneto, 11, Verbania Pallanza. Il periodo di apertura va dal 15 Marzo al 3 novembre e ci si può andare ovviamente anche nei giorni festivi. A Marzo i giardini sono aperti dalle 8.30 fino alle 17.30, da Aprile a Settembre fino alle 18.30, sempre a partire dalle 8.30 mentre da ottobre in poi aprono alle 9. Per le prime due settimane del mese sono aperti fino alle 17, poi a scalare fino alle 16.30, dal 15 al 31 ottobre, e gli ultimi tre giorni di apertura, dal primo al 3 Novembre, chiudono alle 16.

Villa Taranto: biglietti

I bambini fino ai 5 anni e i portatori di handicap 100% con un accompagnatore, non pagano per entrare, altrimenti il prezzo intero è di 11 € e quello per giovani dai 6 ai 14 anni è dimezzato: 5,50 €. Per maggiori informazioni anche riguardanti scontistica, convenzioni e opzioni per gruppi e gite, meglio contattare direttamente il sito. Noi cominciamo la visita nelle prossime righe.

Villa Taranto a Verbania

Villa Taranto: descrizione

I giardini di Villa Taranto sono terrazzati e si estendono per 16 ettari includendo anche una villa costruita nel 1875 su progetto dell’architetto ticinese Augusto Guidin. Dal 1996 è diventata sede ufficiale della prefettura della provincia di Verbano Cusio Ossola quindi purtroppo è impossibile visitarne gli interni, che lo meriterebbero, possiamo comunque consolarci ammirando l’Erbario, un bellissimo edificio che è stato un tempo la portineria della villa. Ha uno stile un po’ eclettico e ospita delle raffigurazioni di soggetti.

Girando per i giardini della Villa, raggiungiamo il Viale delle Conifere che non è un semplice viale alberato, ma un susseguirsi di conifere belle e soprattutto una più rara dell’altra, provenienti dalle più svariate parti del mondo. Interessanti anche il Mausoleo, dove troviamo seppellite le spoglie del progettista del giardino, la Fontana dei Putti con le sue sculture coreografiche e sempre immersa nei fiori, e il Labirinto delle Dahlie con oltre 1700 piante in fioritura. Molto belle anche le tante serre e i terrazzi, e tutti i giochi d’acqua che caratterizzano ampi spazi del giardino.

Villa Taranto: storia

Questo giardino ha origini scozzesi perché a trasformare in un giardino in stile inglese questo appezzamento di terra è stato Neil Boyd Watson McEacharn, un capitano di origine scozzese, amante della botanica e dell’Italia. Dopo aver comprato questa terra nel 1931 dalla Marchesa di Sant’Elia, decise che doveva fiorire in modo da ricordargli la sua terra d’origine, la Scozia. Ecco quindi che fece arrivare e piantare tantissime piante provenienti da tutto il mondo, compresi esemplari rarissimi che oggi vengono ammirati anche dai più grandi esperti. Lo spettacolo è impressionante. Ma se le origini della villa e del suo giardino sono da cercare in Scozia, perché “Taranto”? Il capitano scelse questo nome in onore del suo antenato, Étienne Jacques Joseph Alexandre Macdonald, nominato duca di Taranto da Napoleone.

Pallanza: cosa vedere

Cogliamo l’occasione per fare un giro nella vicina Pallanza, un gradevole borgo con alcune interessanti tappe artistiche. La sua chiesa più interessanti è quella di San Leonardo, situata sul lungolago di Pallanza e risalente al Cinquecento. Ha un campanile di 65 metri, è composta da tre navate con volta a crociera e ospita l’organo, risalente nella sua presente edificazione al 1797, opera del varesino Eugenio Biroldi, il più antico della città.

Interessante anche Palazzo Viani Dugnani, costruzione di stile barocco fatto costruire nel XVI secolo dalla famiglia Viani e che oggi è la sede del Museo del paesaggio. Poi c’è villa Giulia, con un bel giardino aperto al pubblico e che da sul lago. Qui vengono spesso ospitati rappresentazioni, mostre e convegni, con giardino aperto al pubblico che si affaccia sul lago. L’Oratorio di San Remigio è stato dichiarato monumento nazionale nel 1908. E’ in stile romanico e risale alla prima metà dell’XI secolo e XII secolo.

Pallanza: come arrivare

Comodo è prendere la macchina e percorrere la A26 fino all’uscita per Verbania da cui si raggiunge Pallanza proseguendo lungo la SS34. E’ possibile arrivare a Pallanza anche con i mezzi pubblici e in particolare con il treno. La stazione è quella di Verbania-Pallanza, poi si prosegue con i mezzi pubblici che costeggiano il lago portandoci a Pallanza.

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Pubblicato da Marta Abbà il 4 Maggio 2019