Usseaux: come arrivare e cosa vedere
Si dice Usseaux quasi sempre anche quando si parla italiano anche se in verità c’è anche la versione locale, e Usseauso, quella occitana, Usseaus, e persino quella della Regione in cui questa località si trova. In Piemonte infatti Usseaux si chiama Ussò. Siamo in un comune italiano che ha un paio di centinaia di abitanti e che fa parte della città metropolitana di Torino. Ne parliamo per via del Lago, che andremo a conoscere, ma non solo. Anche perché questo piccolo paese è stato selezionato per far parte della lista dei borghi più belli d’Italia, inoltre nel 2011 è stato insignito della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano
Usseaux: come arrivare
Siamo in Val Chisone, nella Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e per raggiungere la nostra località prescelta dobbiamo innanzitutto arrivare a Pinerolo. Da lì raggiungiamo la Val Chisone percorrendo la Strada Statale 23 del Colle di Sestriere. Una volta superato il paese di Fenestrelle, dopo circa 3 km troviamo a sinistra la strada che porta al villaggio di Laux, chiamata via al Lago ed è imboccandola che raggiungiamo la riva del lago di Usseaux, dopo circa 900 metri. Siamo al lago, il paesino è poco lontano, situato sopra la strada principale che percorre la vallata.
Pur così piccolo ha diverse frazioni poco distanti tra cui Balboutet che si trova ad una quota superiore, Fraisse e Pourrieres che si trovano lungo l’asse viario principale della vallata e Laux da cui siamo passati per arrivare al lago.
Lago di Usseaux
Il lago è molto suggestivo, piccolo e dall’atmosfera autentica. Scordatevi il lago di montagna affollato da tanti turisti e amanti delle camminate che cercano refrigerio, questo è un lago timido e riservato, un po’ austero e affascinante, un po’ come gli abitanti di questa zona, si dice. E’ affascinante anche per via della leggenda che si racconta. Sembra infatti che un tempo, al posto del lago, ci fosse il campo di un contadino che era un gran lavoratore.
Giorno dopo giorno non faceva che zappare, arare, seminare, non esisteva un giorno di pausa, nemmeno la domenica si assentava dal suo campo e proprio una domenica mattina ha continuato a lavorare anche se le campane avevano iniziato a richiamare i fedeli a messa. Le persone che si stavano andando, ligie al dovere, lo hanno chiamato chiedendogli perché non staccasse un attimo di lavorare per la cerimonia e invitandolo in modo insistente, convinti che quella del contadino fosse solo sbadataggine.
A volte quando si è concentrati su un lavoro non ci si rende conto dell’orario e può succedere di scordarsi di impegni vari. Non era così, però, perché il contadino era ben consapevole di stare bigiando la messa per dedicarsi al suo campo. Ecco perché ha risposto infastidito chiedendo di essere lasciato in pace visto che quella mattina aveva scelto in tutta libertà di dedicare tempo, forze e pensieri, proprio al suo campo per volontà consapevole e non certo perché distratto. Proprio lui che da sempre sapeva ciò che voleva, sa sé stesso e dalla sua terra. Figuriamoci se i compaesani non hanno ai tempi criticato il suo atteggiamento assolutamente contro corrente e un po’- secondo loro – irrispettoso e ribelle. Dopo la messa molti ripassarono dal campo del contadino e con grande sorpresa si accorsero che non c’era più alcun campo. Nessun aratro, nessun contadino…. ma c’era uno specchio d’acqua! Il lago di Usseaux, infatti.
Oggi è un bel luogo dove fare una gita e ammirare anche la Rocca del Lago, una parete rocciosa che cade a strapiombo sull’acqua, molto suggestiva. Sul fondo del lago, per chi non crede alle favole, c’è anche l’aratro del contadino…
Usseaux: cosa vedere
Oltre al lago, con aratro sul fondo, in questo borgo ci sono degli interessanti edifici a cui dare una occhiata per poi dedicarsi alla natura a tutto tondo. Molti palazzi e costruzioni della parte abitata di Usseaux sono stati ristrutturati ma risalgono al 1700, vedi ad esempio il forno, il lavatoio ed il mulino, sono invece forse più particolari e caratteristiche le fontane.
A Balboutet si possono incontrare tante meridiane dipinte, originali, tutte una diversa dall’altra e con tanto di dipinti illustrativi interessanti e di certo peculiari. Per chi ama visitare le chiese e le architetture c’è la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro che può dare soddisfazione.
Ora dedichiamoci alla natura e ai due parchi naturali nei pressi di Usseaux: l’Orsiera-Rocciavrè e il Gran Bosco di Salbertrand. Ecco che si spiega come mai questo territorio è da ritenersi uno dei più ricchi di flora e fauna delle vallate alpine piemontesi. Siamo nella zona delle Alpi Cozie e nei dintorni del paese ci sono innumerevoli sentieri tematici attrezzati che ci portano a scoprire scorci, cime e valli davvero interessanti e mai troppo affollati. Da Usseaux ci si può incamminare per andare alla ricerca dei mulini per cereali, dei luoghi in cui vengono prodotti il formaggio delle viole o il vino Ramìe, dei sentieri dei minatori, dei luoghi di culto dei valdesi.
A 4 km dal paese, da vedere c’è il Forte di Fenestrelle, la grande muraglia piemontese, la più grande fortificazione alpina d’Europa e, nei dintorni di Usseaux, nel comune di Pragelato, ci sono il Museo del costume e delle tradizioni delle genti alpine e la Casa degli Escartons, ospitato in una autentica casa della metà del XVII secolo.
Usseaux: cosa fare
Come avrete intuito più che da vedere a Usseaux c’è da fare, fare movimento e sport nella natura godendosela così il doppio. Ci sono molte strutture attrezzate e nei dintorni è possibile fare passeggiate a piedi,in mountain bike e a cavallo, camminare lungo sentieri e strade militari oppure seguire percorsi con le racchette da neve e con gli sci. Per gli appassionati della bicicletta, ci sono la strada dell’Assietta e un reticolo di strade militari che offrono percorsi adatti a tutte le esigenze, chi ama la pesca è nel posto giusto e chi ama l’adrenalinico parapendio può togliersi la sua soddisfazione al Pian dell’Alpe.
Chi è a Usseaux in agosto, il 23 può anche partecipare alla “Fiera di Balboutet”, una manifestazione zootecnica molto sentita e partecipata che scatena la curiosità non solo degli abitanti della valle ma anche di molti turisti che la vivono come evento folcloristico.
Usseaux: cosa mangiare
In Piemonte si mangia bene, è una regione che offre molti sapori tipici e anche Usseaux ha i propri. Si tratta di sapori semplici come spesso lo sono quelli delle zone di montagna dove i piatti si cucinano con ingredienti come patate, cavoli, porri, lardo. Il piatto tipico sono le calhiette valdesi, a base di patate, salsiccia, cipolla, burro e formaggio, il prodotto tipico della zona è poi il “plaisentif”, detto “il formaggio delle viole”. Questo prodotto caseario è fatto con il latte dei primi giorni d’alpeggio, ricco delle essenze dei fiori, e stagionato per almeno ottanta giorni, era apprezzato nel Medioevo, già, e oggi è stato riscoperto grazie a un’antica ricetta.
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Pubblicato da Marta Abbà il 27 Ottobre 2018