Santuario di Barbana, da visitare ancora per poco
Sull’Isola di Barbana, posta all’estremità orientale della laguna di Grado, c’è un antico santuario mariano, il Santuario di Barbana. Dopo l’estate dovremo dirgli addio perché sembra che i 5 frati che vi abitano non siano in numero sufficiente per garantirne l’esistenza. Questo significherebbe dover rinunciare ad un meraviglioso e importante luogo di culto, uno dei più antichi d’Europa. Visto che c’è ancora tempo per visitarlo, fiondiamoci a vederlo.
Santuario di Barbana: dove si trova
Siamo in Friuli, davanti a Grado, su un’isola di circa tre ettari abitata praticamente solo dalla comunità di frati minori francescani che oggi si è ridotta fortemente di numero, mettendo in pericolo il Santuario stesso che prende il nome, Barbano, da un eremita del VI secolo che viveva nel luogo e fondò la comunità di monaci.
Prima di questa costruzione, sull’isola c’era un tempio di Apollo Beleno e, probabilmente, l’area destinata alla quarantena del vicino porto di Aquileia, in epoca romana. Va precisato che si è formata di recente, l’isola, tra il V e il VII, prima al posto della Laguna di Grado c’era la terraferma. Oggi l’isola ospita il Santuario, per il resto è coperta dal verde, grazie ad un bosco composto soprattutto da bagolari, pini marittimi, magnolie, cipressi e olmi.
Santuario di Barbana: come arrivare
Per sbarcare sull’isola di Barbana ci si deve imbarcare a Grado da cui partono regolarmente dei traghetti, dal Canale della Schiusa. Il viaggio richiede circa 20 minuti di navigazione. Chi ha un mezzo proprio, può attraccare sull’isola in un piccolo porto.
Santuario di Barbana: chiesa
Gli edifici più importanti dell’isola sono la chiesa e del campanile. La prima ricorda molto l’architettura orientale, è in stile neoromanico ed è stata costruita a partire dal 1911 dal progetto dell’architetto goriziano Silvano Barich, lo stesso del santuario di Monte Santo. I lavori sono terminati nel 1924 dopo una pausa dovuta alla prima guerra mondiale.
Andiamo a vedere meglio che aspetto ha questa chiesa con una facciata semplice, arricchita da un lesene di pietra e un rosone. Ha un’ampia cupola e tre navate, ospita diverse statue tra cui quella lignea della Madonna. Realizzata alla fine del Quattrocento, rappresenta Maria a grandezza naturale, in trono con in braccio Gesù bambino. Tra i tesori custoditi troviamo anche il quadro dei gondolieri in pellegrinaggio (1771), scuola del Tintoretto, nella sagrestia.
Sulla cupola troviamo degli affreschi, rappresentati l’incoronazione di Maria, la processione del perdòn di Barbana, l’apparizione della Vergine sull’olmo, e una visione del patriarca Elia, mentre sulle vetrate ci sono alcuni misteri del rosario.
Il campanile, alto 47,8 metri, è stato inaugurato nel 1929, ed è un simbolo di pace visto che le quattro campane attuali sono state ricavate dal metallo di cannoni tedeschi della seconda guerra mondiale.
Santuario di Barbana: cappella nel bosco
Vicino alla chiesa, dove si racconta si sia arenata l’immagine della Madonna, possiamo trovare una cappella di forma ottagonale con dipinti del pittore udi+nese Rocco Pitacco che rappresentano la glorificazione di Maria tra angeli e personaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Attorno alla costruzione Ottocentesca c’è un piccolo cimitero.
Santuario di Barbana: pellegrinaggi
Essendo immerso nel verde, il Santuario di Barbana è ottima meta per i pellegrinaggi. Il più famoso è certamente il “Perdòn di Barbana”. Ogni anno nella prima domenica di luglio la tradizione prevede una processione di barche imbandierate in laguna da Grado a Barbana, fin dal mattino, aperta dalla “Battella” con a bordo la statua della Madonna degli Angeli custodita nella basilica di Grado.
Sempre nella stessa zona possiamo effettuare altri pellegrinaggi provenienti, per la maggior parte delle volte, dai paesi della Bassa Friulana. Si tratta di percorsi tradizionali, raccontati anche da molti artisti. Di solito i pellegrinaggi votivi delle comunità si svolgono prevalentemente dal mese di aprile allla fine di settembre.
Una occasione particolare per visitare il Santuario di Barbana potrebbe essere quella del 15 agosto oppure dell’8 settembre. Sono le date delle festività mariane dell’Assunzione e della Natività in cui vengono organizzate due processioni nelle quali la statua della Madonna di Barbana viene portata a spalla per l’isola.
Santuario di Barbana: storia
Per chi desidera partire ben documentato, ecco un po’ di storia del Santuario. Si dice che sia nato nel 582, quando una violenta mareggiata minacciò la città di Grado e, al termine della tempesta un’immagine della Madonna, trasportata dalle acque, venne ritrovata ai piedi di un olmo vicino alla casa di due eremiti: Barbano e Tarilesso. La comunità di monaci si formò poco dopo, attorno a Barbana, e fu eretto il santuario per i successivi quattro secoli.
Passando al secolo scorso, nel 1901 il santuario è stato affidato ai frati francescani minori della provincia dalmata che hanno costruito un nuovo convento, bonificato il territorio e contribuito alla costruzione dell’attuale chiesa. Nel 1924, dopo la prima guerra mondiale, il santuario è passato ai frati della provincia veneta di San Francesco che hanno continuato a costruire e sistemare.
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Pubblicato da Marta Abbà il 29 Maggio 2019