Santa Luce, Toscana: cosa vedere
In un piccolo paesino in provincia di Pisa possiamo trovare tre interessanti attrazioni che ci motivano a raggiungerlo. Siamo a Santa Luce e le tre gemme di questo borgo sono molto differenti tra loro, riescono ad attrarre turisti di diverso genere rendendolo popolato e apprezzato.
Santa Luce, Toscana: come arrivare
In un modo o nell’altro se vogliamo visitarlo, dobbiamo raggiungere questo paese sorto sulle colline pisane, tra campi di grano e distese di ulivi. Il mare è lontano ma si può intuirne la presenza dall’aria che tira.
Il miglior mezzo da utilizzare è la macchina. Chi arriva da Milano può prendere la A1 per La Spezia – Parma Ovest e proseguire sulla A15 verso Genova – Livorno e poi la A12 uscendo a Collesalvetti. Lungo la Strada Grande Comunicazione Firenze – Pisa – Livorno di trova l’uscita Vicarello e si continua sulla SS 206, infine sulla SP 13 per entrare in Santa Luce. da Roma la strada è meno complessa. Si prende la A12 in direzione di Civitavecchia, poi la SS1 in direzione di Grosseto uscendo a Vada per continuare sulla SS 206 e sulla SP 13 per entrare in Santa Luce. Questo borgo è facilmente raggiungibile in macchina anche da Livorno, firenze e Pisa. Chi preferisce usare i mezzi può prendere il treno fino a Cecina, poi dalla stazione ferroviaria prendere un bus.
Santa Luce, Toscana: cosa vedere
Il centro tradisce subito le sue radici medievali, è un concentrato di casette e di viuzze, tutte molto antiche. Passeggiandovi all’interno si respira la stessa atmosfera dei Cavalieri. Siamo immersi nella natura, nel silenzio e nel verde, in un paesaggio incantevole che ha affascinato per anni i pittori macchiaioli. Dopo le tre tappe in paese che stiamo per consigliarvi, non scordiamoci di fare un salto nel villaggio disabitato di Monteforti, noto a qualcuno per la sua leggenda della Madonna. La donna sarebbe stata qui avvistata mentre, miracolosamente, trasportava con successo acqua in una cesta di vimini bucata.
Santa Luce, Toscana: Oasi
Per proteggere questo patrimonio naturale è stata istituita un’oasi, l’Oasi di Santa Luce, un lago nato artificialmente da una diga, realizzato dalla Solvay Italia negli anni Sessanta, come bacino idrico antincendio, ma che con il trascorrere degli anni è diventato parte integrante del territorio ed elemento geografico essenziale per chi vi abita. Molti sono infatti gli uccelli migratori che ne tengono conto quando si spostano verso l’Africa. Nei pressi del lago è possibile fare gradevoli soste, grazie anche al centro visite che organizza laboratori didattici e passeggiate.
Situata lungo la SP 51, questa è una Riserva Naturale Regionale che può contare oggi su una superficie di circa 105 ettari, una zona umida molto particolare che, nel bel mezzo di grandi distese di boschi e di macchia mediterranea, non può che costituire un punto di riferimento per gli uccelli acquatici e quindi anche per chi li ama e desidera fare bird watching. Durante l’estate da queste parti possiamo vedere l’Usignolo di fiume, la cannaiola, il cannareccione, il gheppio e la poiana mentre in inverno Alzavole, Germani Reali e Fischioni. La stagione migliore per passare è la primavera se ci interessano gli uccelli perché ne passano tantissime specie diverse, Aironi compresi.
Santa Luce, Toscana: Ecomuseo di Alabastro
Da molti anni questo paese è culla della tradizione legata all’alabastro. Ci sono cave piuttosto grandi da cui viene estratta questa pietra molto apprezzata e che era la base per costruire moltissimi oggetti di artigianato, dalle parti di Volterra, non molto lontana da qui. Situato in paese, in via Galileo Galilei, c’è uno dei tre poli dell’Ecomuseo dell’Alabastro, gli altri sono situati a Castellina Marittima e Volterra e assieme formano una rete di luoghi che raccontano la tradizione legata a questa pietra, la storia e gli utilizzi.
Già gli Etruschi ne facevano buon uso creando urne, vasellame e altri oggetti decorativi. A Santa Luce in particolare c’è il polo dedicato alle cave di alabastro, vi si possono trovare diversi documenti che testimoniano ciò che avveniva parecchio tempo fa quando venivano indotte delle esplosioni anche pericolose per creare gallerie sotterranee per poter poi estrarre ovuli quasi perfetti, tutti da lavorare a qualche km di distanza, a Volterra.
Santa Luce, Toscana: il monastero
In uno dei borghi all’interno di Santa Luce, a Pomaia, ha sede da parecchio tempo l’Istituto Lama Tzong Khapa, uno dei centri buddisti più importanti in Europa, sempre immerso nel verde e nel silenzio, in un paesaggio che non può che conciliare la meditazione. Chi si muove apposta per raggiungerlo deve percorrere circa 40 km verso sud rispetto a Pisa e si troverà davanti ad una struttura completamente immersa nella natura. L’istituto non organizza solo ad avvicinarsi o a praticare, affinare, la filosofia buddista ma spazia anche in tematiche più generali per cui non è necessario aver abbracciato quella specifica religione come ad esempio filosofia, psicologia e meditazione.
Pubblicato da Marta Abbà il 25 Novembre 2020