Protesi metallica e controlli all’aeroporto
Ma cosa succede se dobbiamo passare la dogana dell’aeroporto e abbiamo una protesi metallica? La risposta è semplice, in caso di protesi metalliche, basterà passare normalmente il metal detector e spiegare la situazione agli addetti alla sicurezza che potrebbero decidere di effettuare un controllo manuale.
Chi non ha una protesi metallica ma vuole imbarcarsi in aereo con uno stimolatore cardiaco (peace-maker), può farlo anche senza attraversare il metal detector: se il passeggero teme di alterare la stabilità del suo stimolatore cardiaco (oppure della sua protesi metallica), dovrà avvisare gli addetti alla sicurezza e sottoporsi a controllo manuale. Il passeggero dovrebbe provvedere a mostrare un certificato medico agli addetti alla sicurezza.
A chi, a seguito di un incidente, è stata impiantata una protesi metallica, potrà imbarcarsi normalmente e attraversare il metal detector dell’aeroporto. E’ opportuno che il passeggero porti con sé un certificato medico: ultimo referto di controllo, ultima radiografia disponibile, certificato medico ad hoc…
Un altro dubbio può sorgere con presidi medici metallici come siringhe o altre apparecchiature elettriche che tutelano la vita dei passeggeri diabetici. Circa la presenza di siringhe per diabetici o casi analoghi, le autorità aeroportuali suggeriscono di effettuare una comunicazione al momento della prenotazione del biglietto aereo e di:
“non dimenticare di portare con sè un certificato medico da esibire al check-in e al controllo di sicurezza.”
In ogni caso, vi ricordiamo che ogni compagnia aerea ha le sue procedure di sicurezza, pertanto, in caso di trasporto di siringhe e altri presidi analoghi, è consigliato contattare il vettore qualche giorno prima della data prevista del volo. Per quanto riguarda le protesi metalliche non è necessario effettuare alcuno avviso preliminare ma solo sottoporsi ai normali controlli e portare con sé uno dei certificati medici citati in precedenza.
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Luglio 2013