Patagonia cilena: quando andare
Patagonia cilena, una terra da visitare per rilassarsi e allo stesso tempo “stancarsi” per le sue lunghe distanze e per i suoi panorami “devastanti” interiormente. Una di quelle aree della terra che i turisti vanno a scovare per viaggiare anche un po’ in sé stessi oltre che per il mondo. Tra clima e logistica, meglio programmare bene un viaggio nella Patagonia cilena per poi godersela al meglio una volta sul posto.
Patagonia cilena
Come quando ci si avvicina al Polo Nord, anche quando si tratta di Polo Sud come in questo caso, ci si trova di fronte delle terre ricche di fiordi, con numerosissimi isolotti al largo delle coste. Nella Patagonia cilena, il panorama è mozzafiato, grazie al monti andini che sono a picco sull’oceano e creano scorci straordinari. Come il Cerro Macá (2,960 meters), vicino Puerto Aisén. Questa regione ha un clima freddo e umido, è ricoperta da un manto forestale che crea un effetto soffice.
Patagonia cilena: mappa
Se si osserva la mappa della Patagonia cilena, si può notare come essa si inserisce nella geografia dello stato cileno. La sua parte australe è divisa nello specifico in due regioni amministrative, la Regione di Aysén e la regione di Magellano e dell’Antartide Cilena. Proprio quest’ultima corrisponde alla Patagonia cilena e alla Terra del Fuoco, per lo meno alle porzioni che il Cile amministra.
Patagonia cilena: quando andare
I periodi migliori dell’anno per partire sono quelli che vanno da ottobre a marzo, il nostro inverno, la loro estate. Una volta sul posto si può individuare la Carretera Austral, punto di riferimento perché è l’arteria che attraversa il territorio, da Puerto Montt a Villa O’Higgins, facendoci percorrere 1100 km, con tratti in traghetto. Non è il percorso più semplice da seguire ma regala soddisfazioni paesaggistiche a cui è un peccato rinunciare, tra paesaggi silenziosi di fitte foreste e ghiacciai andini.
Patagonia cilena: cosa vedere
Tra le tappe da non perdere, mentre siamo a spasso per la Patagonia cilena, eccone alcune consigliate. Il capoluogo della regione di Aysen non è Patagonia ma ci si può fare un salto, si chiama Coihaique ed è nella regione di Aysén, Coihaique è un centro dotato di aeroporto e popolato, molto di più rispetto agli altri paesini che troveremo.
Un villaggio piccolo e davvero carino è Futaleufú, non si può certo non passare anche da Punta Arenas, la città più meridionale del mondo. Una tappa all’Isola di Navarino, con il suo centro Puerto Williams, prima di andare a visitare laghi e parchi. Oltre al Lago General Carrera, sono consigliati il Parco nazionale Laguna San Rafael, il Parco nazionale Pali Aike e quello della Tierra del Fuego. Tra le riserve naturali quella di Parque Pumalín e la Reserva Nacional Cerro Castillo.
Patagonia cilena e argentina
Anche la Patagonia argentina, in competizione con quella cilena, ha le sue carte da giocare e sono davvero alla pari. E’ una lotta tra bellezze naturali e panorami silenziosi ed ispiranti. In particolare nell’area argentina, c’è la Penisola di Valdes da visitare.
Patagonia cilena: clima
Il questa zona piove in modo abbondante in tutto l’arco dell’anno, in modo ben distribuito per cui non si può partire in una stagione “secca” che non c’è. Per farsi una idea delle temperature, nel citato Puerto Aisén c’è una massima di 13.6° C , nell’estate australe, ma in inverno si scende a 5° C. Se ci si sposta a sud, piove meno ma fa più freddo, e c’è anche molto più vento.
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Pubblicato da Marta Abbà il 7 Febbraio 2018