Delta del Po: parco ed escursioni
Delta del Po, un’area estesa e ricca di tante piccole attrazioni, sia naturali che artistiche e anche spesso folcloristiche. E’ certamente una zona in cui si mangia bene e si possono fare incontri interessanti, nel Parco e attorno al Parco, a maggior ragione se la si visita seguendo itinerari e consigli.
Delta del Po: parco
Questo Parco si estende sia in Veneto che in Emilia Romagna ed è molto esteso, solo la sua parte veneta misura più di 750 km quadrati. Protegge valli e paludi, aree bonificate e antiche cascine, spesso in una situazione delicata per quanto riguarda il loro equilibrio ecologico.
C’è una perenne “lotta” tra terra e mare in un ambiente in cui convivono oltre 300 specie di uccelli, 40 specie di mammiferi e 25 tra anfibi e rettili, alcuni vanno e vengono a seconda delle ondate di migrazioni, altri invece sono “residenti stabilmente”.
Nel 2015 il parco del Delta del Po è stato riconosciuto come territorio MAB (Man and Biosphere) dell’UNESCO per la manifesta volontà di gestire l’area integrando le risorse presenti nonostante le difficoltà a cui si va incontro per via del clima e dei cambiamenti che il territorio subisce, a volte a causa dell’uomo, altre volte no. E’ quindi interessante girare questo parco con cognizione di causa, sapendo che si sta assistendo ad un esperimento continuo in cui più attori giocano un ruolo fondamentale e ogni giorno è una avventura con molte variabili a sorpresa.
Delta del Po: agriturismo
Si può procedere lasciandosi guidare dalla natura e approdare ad un agriturismo che ci ispira fiducia, senza particolare timore. Se così scegliamo di fare, nella zona del delta del Po, imbocchiamo la via delle Valli, un itinerario da fare a piedi o in bicicletta, adatto anche per gli amanti del birdwatching. Costeggeremo l’argine sinistro del Po di Maistra, antico ramo principale del Po.
Se invece preferiamo già conoscere il nome dell’agriturismo in cui passeremo la notte, esso potrebbe essere “Ca’ Zen”. Siamo a Taglio di Po, a Rovigo, ospiti di una “lady” angloirlandese, in un agriturismo di charme nell’area dove il fiume si getta nell’Adriatico, con molte opportunità per fare interessanti escursioni e attività sportive nella natura.
Delta del Po: escursioni
Una meta potrebbe essere Pieve di San Giorgio, dove sorge una delle chiese più antiche dell’Emilia Romagna, sulla riva destra del fiume Reno sul letto di quello che era il Po morto di Primaro. Una escursione alternativa è quella nelle Valli di Argenta, oggi protetta, ottima anche per praticare il birdwatching, si è formata nell’Alto Medioevo, quando il Po di Primaro ha smesso di ricevere acqua perché invaso dai suoi stessi detriti.
Delta del Po in bici
In bicicletta, oltra alla via delle Valli, possiamo percorrere anche la “Via della Bonifica“, se siamo degli appassionati di archeologia industriale e di vecchie cascine. Nella zona delle valli di Comacchio, zona palustre, esistono molti itinerari tra cui scegliere, la maggior parte delle ciclabili sono in Lombardia ed Emilia Romagna, nella maggior parte dei casi sono percorsi semplici e pianeggianti, adatti per l’autunno o per la primavera mentre in estate rischiano di essere troppo assolati.
Se ci si trova nei dintorni di Ravenna si può optare per l’itinerario che parte da S.Alberto e percorre l’argine della Valle del Po di Primaro per oltre 10 Km fino alla vecchia foce del Po. Pedalando si può godere di un paesaggio interessante sia dal punto di vista storico che naturalistico, con il Cippo innalzato a memoria di Anita Garibaldi e la “fattoria Guiccioli” dove morì.
Delta del Po: cosa vedere
Tra escursioni a piedi e in bicicletta, è importante non vagare senza meta alcuna. La Sacca degli Scardovari è da vedere: si tratta della più vasta laguna formata dalle acque del Po. Giunti nei paraggi si vedono le terre bonificate su cui sorgono ruderi e cascine immerse nella pianura nebbiosa. Già che si è fatta una sosta, perché non approfittarne per assaporare le cozze fritte, un piatto tipico del posto.
Delta del Po: mappa
Oltre alle vie d’acqua, nel Delta del Po, ci sono anche vie “di terra”: strade provinciali, un raccordo autostradale, linee ferroviarie come la Rovigo-Adria-Chioggia e la Ferrara-Codigoro.
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Pubblicato da Marta Abbà il 17 Settembre 2017