Czestochowa: cosa vedere e cosa mangiare


Czestochowa

Czestochowa uno dei più importanti centri di culto nell’intero mondo cristiano e il suo nome viene automaticamente collegato agli affollati pellegrinaggi che non hanno eguali nel mondo se non si considerano Lourdes e Fatima. È dal Trecento che un flusso di persone arriva in questa città per motivi religiosi e ancora ogni anno giungono 4-5 milioni di persone, di cui circa 100 mila dall’estero. Al di là della fede che possiamo avere viene spontaneo pensare cosa vedere a Czestochowa dal punto di vista turistico, se la città merita una visita e quando.



Czestochowa: cosa vedere

La perla della città, il perno di ogni visita che sia per motivi religiosi o culturali, è certamente il convento che comprende la basilica gotica della SS. Croce, sovrastata da una torre rinascimentale e dove è conservata la celeberrima e veneratissima icona della Madonna Nera. Appare come una fortezza bianca e luminosa con tanti edifici oltre alla basilica che sono meno noti ma che custodiscono migliaia di oggetti di culto e della storia polacca in grado di raccontare la tradizione culturale e religiosa di questo paese.

L’icona della Madonna, che troviamo Jasna Góra (Monte Chiaro) è il motivo per cui Częstochowa è considerata “Capitale della Corona di Polonia”. Il santuario in cui si trova è da sempre curato dall’ordine dei Paolini, ordine ungherese, e il legame con l’Ungheria è precedente perché lo stesso fondatore del complesso è Luigi I d’Ungheria. Jasna Góra ha da subito incantato i polacchi, tutto il popolo, re compresi che nel tempo hanno sempre compiuto pellegrinaggi per rendere omaggio alla Madonna Nera subito dopo la loro incoronazione

Czestochowa: pellegrinaggi

Come abbiamo ricordato subito, i pellegrinaggi da tutta la Polonia sono una tradizione che risale al Medioevo e in ogni momento di crisi la Madonna con il Bambino ha fatto da riferimento, da guida, da elemento unificante.
Il periodo in cui avvengono è quello che va da giugno a settembre ma il culmine cade in agosto, a metà di agosto, giorno in cui davvero la città parla mille lingue e diventa punto di incontro di fedeli che arrivano ormai da tutto il mondo.

Chi fa il vero pellegrinaggio si impegna a percorrere a piedi anche centinaia di chilometri lungo oltre 50 percorsi da tutta la Polonia, il più lungo dei quali è di 600 km. I percorsi più famosi sono quelli che partono da Varsavia (9 tappe, 243 km, dal 6 al 14 agosto) e da Cracovia (6 tappe, 150 km, dal 6 all’11 agosto). Il più antico e rinomato rimane però quello che parte da Varsavia che si svolge dal 1711 e che arriva per la festa dell’Assunzione della Santissima Maria Vergine (il 15 di agosto).

Czestochowa

Ci sono diversi fedeli noti che hanno fatto questo pellegrinaggio, il più noto è certamente Karol Wojtyla (papa Giovanni Paolo II) che si è messo in cammino verso la Madonna Nera nel 1936 partendo da Cracovia. Oggi  il flusso di pellegrini non è più nazionale ma internazionale, ha visto un forte aumento durante il regime comunista ma oggi ció che lo caratterizza maggiormente è la presenza di giovani provenienti dall’Europa occidentale, Italia compresa.

Verso Auschwitz

Dopo aver reso omaggio e/o ammirato la Madonna Nera possiamo approfittare della nostra presenza in zona per una meta che in verità varrebbe un viaggio apposta, vista la sua importanza simbolica. Non siamo affatto lontani da Auschwitz e possiamo raggiungerla in auto attraversando l’area mineraria ed industriale della Slesia. Non è prettamente turistica ma ci fa conoscere una faccia della Polonia attuale, ci sono diverse città tra cui il capoluogo Katowicee si nota che siamo nell’area dove e stata aperta la prima miniera di carbone della Polonia. Dopo la città di Tychy, ove si trova la fabbrica polacca della FIAT, procediamo tra le miniere e finalmente siamo ad Auschwitz.

È un’esperienza che non si dimentica e che secondo me è da fare per tutti almeno una volta nella vita, se non si ha già visitato la vicina Birkenau. Per effettuare una visita approfondita è meglio prenotare e informarsi sulla frequenza dei tour guidati, molto ben organizzati.

Il museo-campo di concentramento nazista Auschwitz-Birkenau si trova nella città di Oświęcim, sulla strada statale n. 933, quindi si raggiunge in auto comodamente ma anche in treno si arriva facilmente perchè è a c.a 2 km dalla stazione dei treni. Nelle vicinanze del Museo si trovano anche le fermate dei pullman e minibus che partono da Cracovia o Katowice.

Per visitare e comprendere bene il luogo che è diventato simbolo dell’Olocausto bisogna visitare entrambe le parti dell’ex campo di concentramento: Auschwitz I e Auschwitz II-Birkenau. Per entrambe serve c.a 1,5 h ciascuna, dunque 3 ore-3,5 h in tutto. Per alcuni luoghi all’interno del Museo si formano file, è necessario avere molta pazienza perché ne vale la pena.

Chi vuole andare anche a Birkenau, a soli 3,5 km, puó usufruire di un servizio navetta gratuito, nel periodo aprile-ottobre ogni 15 min., da novembre a marzo ogni 30 min.

Pubblicato da Marta Abbà il 12 Novembre 2019