Città di Reggio Emilia: cosa vedere in una giornata
Si mangia bene nella Città di Reggio Emilia, e si passeggia poi non solo per smaltire ma anche e soprattutto per visitare i monumenti e le piazze di questa città a misura di pedone. Si sono tesori d’arte antica e bellezze contemporanee, scorsi interessanti e negozi molto particolari per non parlare di ristorati e di botteghe con prodotti tipici che farebbero ingolosire anche un inappetente patologico.
Città di Reggio Emilia: come arrivare
Meglio il treno che la macchina per raggiungere Reggio Emilia. Si scende nella stazione AV Mediopadana, progettata dall’architetto Santiago Calatrava, un’ottima occasione per ammirare l’edificio che, può piacere o meno, ma è certo una interessante opera, mai banale. Tornando ai treni, a Reggio Emilia vi arrivano sia quelli di Trenitalia, sia quelli di Italo, e per il centro della città si trovano molti autobus. C’è anche la tradizionale Stazione Centrale, già in centro, in piazzale Marconi, dove arrivare in treno ma meno comodamente se si giunge da fuori.
Chi preferisce usare la macchina, passa per i ponti progettati dallo stesso architetto, lungo l’autostrada A1. Va cercata l’uscita Reggio Emilia, mentre sulla A22, l’uscita Reggiolo, che ci porta in città. In auto si possono raggiungere altre città come la città di Lodi e la città di Monza, oppure la Città di Pavia.
Città di Reggio Emilia: cosa vedere in una giornata
Le piazze sono una delle principali attrazioni in questa città, si intende quelle storiche e dense di monumenti: piazza Prampolini, piazza San Prospero, piazza Fontanesi e piazza Martiri del 7 luglio.
Piazza Fontanesi, alberata e spaziosa, è il paradiso di chi ama le botteghe di antiquariato, piazza Martiri del 7 Luglio accoglie invece la bellezza del Teatro Municipale Romolo Valli e della recente Fontana a specchio. Passando alla centrale e nota piazza Prampolini, ci si trova di fronte al Duomo, opera romanico che ospita affreschi e dipinti di artisti sia contemporanei che del passato. Nella stessa piazza si può ammirare il Battistero di San Giovanni che, anche solo da fuori, mostra le antiche indicazioni del “braccio” e della “pertica” reggiani, si tratta delle antiche unità di misura della lunghezza che venivano utilizzate ai tempi.
Vicino c’è il Palazzo Comunale, noto perché proprio qui, a Reggio Emilia, e nato il tricolore. Nel 1797 sono decisi i tre colori della bandiera italiana e tutto viene raccontato nel Museo del Tricolore. Terminiamo il giro delle piazze della Città di Reggio Emilia con quella di San Prospero, spesso raggiunta da chi vuole visitare la Basilica dedicata al patrono della città che mostra una imponente torre campanaria.
Città di Reggio Emilia: musei e monumenti
Stufi o stanchi di girare per piazze, nella Città di Reggio Emilia ci si può “rifugiare” nei musei, certi di vedere cose interessanti. Nel Palazzo dei Musei sono infatti ospitate collezioni per tutti i gusti, comprese quella naturalistica della collezione Spallanzani e quella archeologica del Chierici. Il bello è però racchiuso nelle sale romane che possono essere visitate indossando occhialini per la realtà virtuale. Una esperienza futuristica da provare.
Usciti dai musei, raggiungiamo i chiostri di San Pietro, in via Emilia San Pietro. Siamo in un ex monastero, un ex convento, che comprende due chiostri, uno più grande e uno più piccolo. Nel Cinquecento ospitava orti e cortili, oggi mostre e manifestazioni a ciclo continuo come quella dedicata alla Fotografia Europea.
Altra tappa, se abbiamo ancora tempo, è la Basilica della Madonna della Ghiara, un esempio di barocco italiano del Seicento, più che altro per la leggenda che ne spiega il nome che suona “ghiaioso”. Si dice sia stata costruita per ricordare il miracolo di cui ha beneficiato il sordomuto Marchino. L’uomo stava pregando sulla ghiaia davanti all’affresco della Madonna ed è stato guarito. Fuori città, ma non irraggiungibile, c’è la collezione Maramotti.
L’edificio è stata la prima sede di Max Mara, oggi è un edificio che custodisce diverse centinaia di opere d’arte realizzate dal 1945 a oggi tra cui quelle realizzate da artisti come Basquiat, Burri, Kounellis, Fontana, Fautrier, Schifano, Schnabel, Manzoni.
Città di Reggio Emilia: cosa mangiare
Di ricette golose che ne sono a non finire, a Reggio Emilia come in tutta la regione, vediamone alcune partendo dai cappelletti, con un ripieno unico in tutta l’area, e dai “tortelli verdi”, tipici dell’area reggiana, ripieni di spinaci e bietole verdi in abbinamento con formaggio e ricotta. La Pastarèsa è un impasto ben sodo di uova, Parmigiano Reggiano e pan grattato che viene grattugiato su una grattugia da formaggio e servito in brodo, curiosa e buona anche la bomba di riso.
Le Chizze sono una specialità tipica reggiana, probabilmente derivata dall’influsso della comunità ebraica mentre lo gnocco fritto è molto noto anche altrove e va gustato con salumi. I buongustai in visita nella Città di Reggio Emilia non possono mancare un giro nei caseifici del Parmigiano Reggiano. Il consorzio di questo formaggio ne organizza numerose, accompagnate da degustazioni e con puntatine a degli spacci dove acquistare questo prodotto di tradizione italiana. La peculiarità della provincia di Reggio Emilia è il Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse. Per conoscere meglio i prodotti tipici dell’Emilia Romagna conviene fare un tour dedicato, proprio partendo da Reggio Emilia. Ne vale la pena!
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Pubblicato da Marta Abbà il 18 Marzo 2018