Castel di Tora: cosa vedere
Castel di Tora è una meta interessante per chi ama la natura e la vuole trovare a due passi dalla capitale. Questo paesino è un borgo molto interessante, tra i più belli d’Italia. Visitarlo non significa solo passeggiare nel verde ma anche ammirare alcuni edifici di interesse artistico e architettonico non indifferente.
Castel di Tora
Non è insediamento moderno perché fin dai tempi della Preistoria c’erano delle popolazioni insediate in quest’area, ce lo raccontano dei resti trovati in alcune cavità come ad esempio nella Grotta Jannara. Nel tempo l’area di Castel di Tora è sempre stata popolata ed ha visto un susseguirsi di “padroni” tra cui i sabino-romani, ma la vediamo fiorire nel periodo medievale. Ai tempi aveva molti più abitanti di quelli che conta oggi, ne aveva un migliaio, oggi qualche centinaio e poco più.
Facendo un balzo negli anni Cinquanta, possiamo immaginarci questo paesino come un insediamento rimasto quasi intatto, con le stesse sembianze che aveva in passato e che sono state descritte nella “Cronaca Farnense” la prima testimonianza del borgo. Oggi invece ne possiamo vedere dei resti e immaginare senza troppa difficoltà la cinta muraria con due torri d’avvistamento e anche la torre a base pentagonale della fortezza, costruita coraggiosamente su una rupe a strapiombo.
Castel di Tora: dove si trova
Situato nella provincia di Rieti, in Lazio, Castel di Tora è nella valle del Turano. Il suo territorio è quasi completamente protetto dalla Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, motivo per cui da questo paesino partono o passano numerosissimi sentieri per escursioni o per semplici passeggiate.
Il borgo è anche affacciato sulle sponde nord-orientali del Lago del Turano quindi l’ambiente che lo circonda dal punto di vista naturale è molto vario, ci sono molti boschi verdeggianti ma anche delle distese vicino alle rive del lago. Si dice che dal vicino Monte Navegna sia possibile vedere addirittura la cupola di San Pietro.
Castel di Tora: cosa vedere
A Castel di Tora, da vedere, c’è la Chiesa di San Giovanni Evangelista che al suo interno custodisce sei altari, nella piazza principale del piccolo paese possiamo anche ammirare la Fontana del Tritone, che domina lo spazio. Tra le peculiarità di questo paese ci sono le sue strette vie che vanno a formare un intricato labirinto. Sono affascinanti e caratteristiche perché disseminate di archi, collegate con scalinate e passaggi. Una passeggiata è d’obbligo, lasciandosi condurre dalla curiosità: finirete di certo nelle vicinanze di una delle antichissime grotte e cantine scavate nella roccia che si nascondono numerose in quest’area.
Nei dintorni di Castel di Tora ci sono degli spunti interessanti dal punto di vista turistico. Partiamo dal Castello di Antuni, un antico edificio arroccato che guarda verso il Lago di Turano mentre se ne sta aggrappato ad una ripida collina. Il Lago di Turano stesso è un’attrazione a cui dedicheremo un paragrafo fra poco mentre abbiamo già citato, da esplorare, la Riserva Naturale del Monte Navegna e del Monte Cervia.
Non copre un’area particolarmente estesa ma non per questo non è varia e interessante. Comprende diversi habitat naturali con i loro abitanti, ci mostra scenari anche selvaggi con canaloni, boschi di faggio, praterie in quota, torrenti. Tra le gole del territorio, la più scenografica è di certo quella del Vallone dell’Obito. Chi alla natura preferisce la storia, può visitare anche il Castello di Rocca Sinibalda (14,7 km), recentemente restaurato.
Lago del Turano
Non è un lago naturale ma un bacino artificiale e si trova ai margini della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia pur restando in provincia di Rieti, a 536 m sul livello del mare lungo il corso del fiume Turano.
Questo lago, realizzato nel 1939, è lungo una decina di chilometri e ha un perimetro di circa 36 km, per formarlo è stata costruita la diga del Turano situata nei pressi dell’abitato di Posticciola e di Stipes.
L’idea era di utilizzare questo lago per produrre energia idroelettrica e, allo stesso tempo, per evitare che le piene del fiume inondassero la Piana di Rieti. Vicino al Lago di Turano c’è un altro lago altrettanto artificiale, il Lago del Salto, che vi si collega con una galleria sotterranea lunga 9 km mentre restando a metà del Turano, possiamo notare due penisole che si fronteggiano e su una di esse c’è proprio il nostro borgo: Castel di Tora. Sull’altra sporgenza c’è Colle di Tora, su un cucuzzolo roccioso.
Entrambi i paesi non avevano originariamente questo nome, sono stati ribattezzati nell’Ottocento per ricordare l’antica città sabina di Tora. Non sono solo due i paesi che si bagnano nelle acque del Lago di Turano, ci sono anche Ascrea e Paganico Sabino.
Sagra Castel di Tora
Da queste parti è facile trovare delle interessanti manifestazioni gastronomiche ad animare borghi anche molto piccoli come il nostro Castel di Tora. Qui in particolare ne troviamo due, la “Festa del Polentone” tipica polenta condita con sugo magro, nella prima domenica di Quaresima, e la “Sagra degli Strigolizzi”, nella prima domenica di ottobre. In questa sagra le donne del paese impastano farina e uova il sabato, la cuociono la domenica successiva e la distribuiscono in Piazza San Giovanni.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook, Instagram
Pubblicato da Marta Abbà il 26 Dicembre 2018