Mar Morto in Giordania: panorama e spa
Se si pensa che si sta per andare nel punto più basso della Terra fa impressione ma è proprio così, il Mar Morto in Giordania è situato in fondo della Valle del Giordano, a ben 430 metri sotto il livello del mare. Questa particolarità lo rende un posto unico, un ambiente magico con dei panorami che sembrano prodotti da un artista apposta per essere ammirati e fotografati. Visitare questa magnifica località non è solo un piacere per gli occhi, perché una volta lì ci sono diverse occasioni per fare dei bagni nelle acque di un Mare che non è come tutti gli altri e ora scopriremo perché.
Mar Morto in Giordania: bagno
Le immagini parlano da sole, descrivere tale bellezza appare inutile. Questo specchio d’acqua si trova incastrato in un luogo in cui non ci si aspetterebbe di trovare tale meraviglia, all’interno di una valle secca e rocciosa, a circa un’ora di macchina dal deserto del Wadi Rum. Un tempo questo luogo aveva tutt’altra forma, era una più banale laguna salata, collegata con il Mar Mediterraneo, ma si parla di milioni di anni fa.
Secolo dopo secolo, la superficie terrestre ha cambiato forma, il collegamento tra i due mari è stato interrotto e il Mar Morto è rimasto isolato, diventando così un lago salato man mano che l’acqua è evaporata. La salinità è stata misurata intorno al 34,2%, oltre nove volte più salato dell’oceano. Le acque del Mar Morto sono molto “richieste” dai turisti che, più che per il sale, le cercano per i fanghi ricchi di sostanze nutritive che qui si sono creati.
Mar Morto in Giordania: cosa fare
Fa davvero parecchia impressione fare il bagno nel Mar Morto in quest’acqua, sembra a tratti di poter camminare sulle acque. Si galleggia a pancia in su stando molto attenti agli eventuali scogli che si possono essere formati, con cristalli che a causa della presenza del sale possono anche essere molto taglienti. Si consiglia anche di non immergersi con la testa perché la salinità dell’acqua potrebbe irritare molto gli occhi. L’acqua è però inodore e trasparente.
Il fango ha un odore terroso ma non puzza, viene raccolto in alcuni grandi contenitori sulle spiagge e viene utilizzato per massaggiare la pelle e renderla morbida. Fin dall’antichità questi fanghi sono considerati miracolosi e ricchi di poteri terapeutici, infatti sulle rive del Mar Morto possiamo trovare diverse SPA dove fare un salto per un momento di relax. Questo momento è particolarmente atteso soprattutto dai gruppi di turisti che arrivano nella zona dopo aver fatto escursioni nel deserto, avventurose e impegnative.
I trattamenti a cui possiamo sottoporci sono parecchi e anche chi è sano come un pesce può approfittare delle sostanze nutritive che il fango contiene per ottenere pelle morbida come la seta. In alcune spa si ha anche modo di sdraiarsi nel fango nero dall’odore di zolfo e poi asciugarsi al sole, pare faccia molto bene e pulisca la cute dalle tante impurità. Tra le sempre più numerose spa, molto nota è l’Anantara, tra le più grandi e belle del Medio Oriente, negli spazi del Kempinski Hotel Ishtar Dead Sea. Ci sono Jacuzzi, decine di sale massaggio e un bel hammam marocchino, oltre alle piscine e a delle vasche incredibili, con vista sullo splendido mare. Altre spa da sogno sono il Movenpick Resort & Spa Dead Sea, il Jordan Valley Marriott Resort & Spa, tutte con 5 stelle.
Mar Morto: quando andare
In questa zona dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, quindi per tutta l’estate, non c’è un gran viavai di turisti visto che le temperature possono arrivare anche oltre i 40 gradi. La stagione giusta è quindi quella che va dalla fine dell’autunno all’inizio della primavera, inverno compreso. In questi mesi – da fine ottobre a fine febbraio – le località che si affacciano al Mar Morto diventano molto ricercate come meta termale, piacciono molto anche agli Europei che le possono raggiungere in poche ore di volo, anche diretto su Amman
La vera risposta alla domanda “quando andare” è in verità “subito!” e non perché abbiamo delle preferenze per la Giordania ma perché questo paradiso potrebbe non esserci più fra qualche anno o per lo meno non con le stesse meravigliose sembianze che oggi tutti ammiriamo. Sembra infatti che ci sia una continua diminuzione della portata d’acqua nel bacino del Mar Morto, siamo in una situazione di emergenza.
Sicuramente è in parte causa delle precipitazioni sempre più scarse ma anche l’uso del territorio che è stato fatto dagli anni Ottanta non ha aiutato. Le acque del fiume Giordano sono la principale fonte idrica del Mar Morto quindi sono state usate in modo piuttosto diversificato. Anche il turismo di massa ha segnato il paesaggio e le sponde più colpite da questo fenomeno sono state soprattutto quelle israeliane su cui sono spuntate delle strutture mastodontiche e piuttosto invasive. Il momento giusto per visitare il Mar Morto è quindi il prima possibile, cercando di essere dei turisti rispettosi e attenti.
Pubblicato da Marta Abbà il 17 Gennaio 2020