Ivrea e dintorni, cosa vedere e cosa mangiare
Terra di sapori e di panorami, Ivrea e dintorni è una meta perfetta per chi vuole trascorrere una vacanza rilassante e comoda. In famiglia, in coppia o con amici, questa escursione fuori porta ci conduce alla scoperte di una zona non troppo conosciuta all’estero ma che merita un soggiorno di una settimana per essere esplorata e anche gustata.
Il capoluogo, Ivrea, è una cittadina elegante e composta, ospita diversi monumenti e ha alle spalle una storia importante ma pochi sanno che è Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, andiamo a scoprire come ha conquistato questo titolo.
Ivrea e dintorni: cosa vedere
Giriamo per il centro della città, non particolarmente dispersivo ma raccolto e ben tenuto, alla ricerca dei punti di maggiore interesse turistico.
La prima tappa obbligatoria è quella al Laboratorio-Museo Tecnologic@mente, un luogo vivo, un’officina di idee legata ad un nome molto importante per la città, l’Olivetti. In questo spazio ci sono esposti esemplari anche famosi delle mitiche macchine per scrivere come la Lettera 22 e la Valentine, assieme a vari modelli di calcolatori e personal computer. Qui c’è una parte della storia italiana e il racconto di un’eccellenza di cui andare fieri e imparare.
Un altro spazio espositivo interessante e io MaAM – Museo a Cielo Aperto dell’Architettura Moderna. Non è un museo come tanti perché prevede un percorso di ben 2 chilometri chilometri nei dintorni di Via Jervis, dove un tempo si trovava il quartier generale dell’azienda. In questo museo è esposta l’architettura coraggiosa che la città ha sempre sostenuto, ci sono tanti pannelli informativi che ne illustrano le caratteristiche e l’evoluzione, conducendoci per mano attraverso un panorama che alterna vetro, acciaio e cemento armato.
In una zona così ricca di verde non può mancare un parco cittadino e quello di Ivrea sono i Giardini Giusiana, a sud-est del centro. Si tratta di un’area verde ben ombreggiata che accoglie gli abitanti di tutte le età nei suoi spazi ordinati e attrezzati. Al suo interno c’è anche la costruzione della Torre di Santo Stefano, risalente al 1041. Merita una visita questo monumento che è ciò che resta anche di un monastero demolito nel Cinquecento.
Un’altra tappa interessante dal punto di vista architettonico e anche storico e l’Ex Hotel La Serra, stile fine anni ’60. Ha un aspetto futuristico e che richiama ancora una volta il marchio Olivetti, ha l forma esplicita di una grande macchina per scrivere, sembra impossibile ma così è ed è composta da 55 micro-abitazioni e spazi comuni come due gallerie commerciali e un centro congressi. C’è anche una piscina!
Abbiamo finora trascurato i monumenti classici della città ma recuperiamo andando a vedere Piazza Nazionale, nel borgo storico, fra Via Palestro e Via Arduino. Partendo da qui si può salire una lunga scala e infilarsi nel quartiere più antico, fra i vicoli della città alta. Lasciamoci sorprendere da meravigliosi scorci suggestivi dove tra l’altro si tiene lo Storico Carnevale di Ivrea e la celebre “battaglia delle arance”.
Nella parte alta della città troviamo anche la Cattedrale e il Palazzo Vescovile. Il Duomo di Santa Maria ha origini molto antiche e conserva le sue preziose sembianze che la collocano chiaramente nell’età romana. Al suo interno, da vedere quel che resta del Chiostro dei Canonici e gli affreschi della cripta. Sempre in alto, ovviamente, troviamo il Castello, fondato attorno al Trecento e chiamato il castello dalle rosse torri da Giosuè Carducci. È un castello di quelli che si immaginano da bambini, con enormi torri circolari, il ponte levatoio sospeso sul fossato, il camminamento con tipiche merlature a coda di rondine. Lo si può visitare quasi sempre ma meglio controllare gli orari prima di partire.
Un simbolo della città è poi la Torta 900, non un monumento ma un dolce fatto con pan di spagna e golosa crema al cioccolato, inventato dal grande pasticcere Ottavio Bertinotti nel 1900 per dare il benvenuto al nuovo secolo.
Attorno a Ivrea c’è un territorio molto verde che possiamo esplorare liberamente, dirigendoci verso i 5 laghi. Il panorama meraviglioso si deve al fatto che siamo sorge al centro di uno dei più grandi anfiteatri morenici d’Europa. I laghi sono uniti da un percorso che ci permette di godere al meglio di questa unicità con 5 star: San Michele, Cascinette, Montalto, Nero e Sirio. Dispersi tra le colline troviamo anche i resti dell’antico acquedotto romano e il Castello di Montalto Dora.
Ivrea e dintorni: cosa mangiare
Il Piemonte è una Regione in cui si mangia e si beve egregiamente e Ivrea è degna della terra che rappresenta. Sfoggia una selezione di salumi e lardo, ottima, e ci si può riempire anche solo assaggiando antipasti a base di uova o di verdure ripiene. Interessanti anche i piatti con salse alle acciughe o lingua bollita. Un ingrediente molto presente è la rustica verza con cui preparare i caponet, involtini di cavolo ripieni di carne, e la zuppa di cavolo, la “supa mitonà”, con pane, brodo e formaggio.
Nella cucina di Ivrea e dintorni ci sono tante minestre, ad esempio a base di latte, riso e castagne, e altrettanti brodi di carne o di magro, da insaporire con formaggio e qualche cucchiaio di vino rosso. Tra i primi spiccano i tajarin fatti in casa e i risorti con funghi, verdure o con zucca gialla. I secondi sono soprattutto a base di carne, spopolano i bolliti e gli stracotti di selvaggina accompagnati da vini rossi del posto.
Ricette di tradizione sono la bagna caoda e la tofeja ( i fagioli con le cotiche e il piedino di maiale cotti nel forno a legna nel tipico), e le fresse, delle deliziose polpettine di frattaglie e uvetta avvolte nel omento di maiale.
Pubblicato da Marta Abbà il 18 Aprile 2021