Clusone: cosa vedere e cosa fare
Se vogliamo godere del fresco e dei panorami della Valle Seriana ma con l’agio e la bellezza di una città, dobbiamo andare a Clusone, un centro ricco di arte anche medioevale e rinascimentale. Ce ne si può accorgere anche solo camminando per il suo centro che riporta affreschi antichi. Li troviamo girato un angolo, quando non ce lo aspettiamo, e ne restiamo ammirati.
Clusone non è quindi solo un grande paesotto di montagna ma una meta di valore artistico e culturale.
La città, affatto piccola, è composta da tre strati. In basso troviamo l’area più commerciale formata da costruzioni basse, occupare da botteghe, ed edifici con cortili. Nella parte intermedia ci sono edifici a destinazione istituzionale e ancora più in alto quelli religiosi, come la Basilica di Santa Maria Assunta e l’Oratorio dei Disciplini.
Clusone: cosa vedere
Siamo pronti per scoprire le meraviglie di questa città, strato dopo strato. Partiamo dal basso, dalla zona più commerciale in cui troviamo anche la chiesa di Sant’Anna, risalente al XV secolo. Si tratta in verità di un vero e proprio convento o per lo meno lo è stato, per le suore Clarisse e Terziarie francescane fino al 1810. Oggi vi sono conservati tele e affreschi notevoli.
Salendo un po’ di quota troviamo gli edifici più istituzionali e la Piazza dell’Orologio, quella principale di Clusone e su cui si affacciano anche i palazzi in cui ha sede il Comune. Sono costruzioni del XII secolo che hanno ospitato molti nobili e in cui oggi possiamo ammirare dei meravigliosi affreschi e particolari architettonici. Le facciate principali, a tre piani, sono quella meridionale e quella settentrionale, c’è anche un bel portone cinquecentesco in pietra, sormontato da una loggia affrescata, aperta su entrambi i lati, che da su Piazza Sant’Andrea.
Interessante l’urna posta accanto al portone principale d’ingresso, per le “denonce secrete”, che ci ricorda l’epoca in cui Clusone è stata soggetta al dominio della Serenissima. La popolazione poteva lasciare delle denunce anonime, ad esempio per la violazione delle norme sulla sanità.
Nella stessa piazza troviamo anche la Torre dell’Orologio, collegata al palazzo comunale e che ospita un bellissimo Orologio Planetario del Fanzago (anno 1583). Prima, nel medioevo, questa Torre era difensiva, oggi è sede della Pro Loco di Clusone ma ospitava l’armeria e il corpo di guardia. Bisogna attendere il XVI secolo per vedere comparire l’Orologio del clusonese Pietro Fanzago. Recentemente restaurato, oggi questo orologio ha una sola lancetta che segna mese, giorno e ora, segni dello zodiaco, durata delle ore di dì e di notte. La cosa più curiosa è però il fatto che l’orologio viene giornalmente caricato a mano.
Salendo ulteriormente, arriviamo alla Basilica di Santa Maria Assunta che domina il paese. E’ una costruzione importante nelle dimensioni, considerando soprattutto dove si trova. E’ alta più di 20 metri, lunga più di 50 e larga 18 ma non dimentichiamoci il campanile di ben 66 metri. Questa chiesa è stata costruita sopra un tempio dedicato alla dea Diana, risalente all’epoca romana, ed è stata consacrata nel 1711. Sulla destra della basilica si estende un porticato molto suggestivo mentre all’interno abbiamo anche un organo a canne del 1960 dei Fratelli Ruffatti.
Un altro orologio spunta, sempre a Clusone, ma nei pressi stavolta della Basilica. E’ una torre famosa per l’affresco del “Trionfo della Morte” e la danza macabra. Perché “Disciplini”? E’ il nome di un movimento laico nato nel XII secolo in Valle Camonica e giunto all’apice della diffusione fra il 1400 e il 1800. Attivi dal 1300, questi religiosi si vestivano sempre con un saio di lana di color naturale, con un cordone al cui estremo vi era un teschio.
Tra i palazzi interessanti della città c’è quello che è stato fatto costruire dal conte Vittorio Maria Fogaccia con un disegno di Giovan Battista Quadrio. Dall’esterno non sembra chissà che cosa ma se si entra si riesce a vedere con chiarezza decorazioni incredibili che lo rendono un palazzo da visitare. C’è tutto ciò che gli serve per essere visto come una mini reggia: scalone monumentale, salone e galleria d’onore, sale di rappresentanza, appartamento per ospiti di rango, cappella, scuderia. Dal 1910 questo edificio è stato dichiarato “opera di importante interesse artistico” e oggi appartiene alla famiglia dei principi Giovannelli, imparentata con quella di Guglielmo Marconi. Non è aperto al pubblico se non quando ospita incontri musicali di alto livello.
Terminiamo con la chiesa del Paradiso, del Quattrocento, parte di un monastero e composta da pietre che risalgono all’epoca di Ghibellini e Guelfi (Clusone era Guelfa). Visitando questa chiesa noteremo la bellezza dell’Altare della Visitazione di Virginio Muzio, degli altari laterali dell’Addolorata, del Crocifisso, di San Giuseppe e della Concezione. Stare a Clusone a godersi il fresco non vuole quindi dire annoiarsi, anzi. Ci sono molte cose da vedere, con o senza sole
Pubblicato da Marta Abbà il 16 Luglio 2019