Arte Sella: arte contemporanea e natura in Trentino
Siamo in provincia di Trento, in un comune della Val di Sella chiamato Borgo Valsugana, tra i boschi, in un luogo decisamente particolare. Chi ama il verde e l’arte, chi ha voglia di rilassarsi ma anche di visitare un luogo originale, deve fare tappa ad Arte Sella, una manifestazione internazionale di arte contemporanea all’aperto che si svolge ormai da oltre 30 anni.
Andiamo a vedere meglio di cosa si tratta, prima di partire, ma sono certa che sarà di vostro gusto.
Arte Sella: storia
Questa manifestazione artistica che si tiene in mezzo alla natura, in una delle regioni più verdeggianti d’Italia, è stata ideata nel 1986 da Enrico Ferrari, Emanuele Montibeller e Carlotta Strobele. Esiste anche una omonima associazione che si occupa dell’organizzazione e della gestione di questa iniziativa che con gli anni ha preso il volo. A dieci anni dalla sua nascita, nel 1996, è diventata un percorso sul Monte Armentera, sempre nella Val di Sella, chiamato artenatura, e che oggi ci propone 25 opere di arte contemporanea distribuite in una passeggiata di 3 chilometri.
Negli anni successivi l’evoluzione è proseguita e alcune attività espositive si sono spostate in un edificio situato verso la fine della valle, una costruzione naturalmente rurale chiamata “Malga Costa”. Questa casetta un po’ isolata è una location non ospita solo le mostre degli artisti che espongono ma anche i loro autori e si trasforma in una sorta di quartier generale di Arte Sella. Chi lo avrebbe mai detto, un tempo, quando dei privati la usavano per l’allevamento di bovini e per la produzione di prodotti caseari.
Arte Sella: descrizione
Per quello che abbiamo detto fino ad ora, Arte Sella potrebbe sembrare una “semplice” raccolta di opere d’arte contemporanea con un piglio naturalistico, ma è molto di più. Gli artisti chiamati a prenderne parte, vista la tipologia di creazione che propongono, devono realizzarla sul posto. Questo trasforma Arte Sella in un luogo in cui prende forma l’arte giorno dopo giorno e gli artisti soggiornano e sono i veri protagonisti, assieme alla natura che li accoglie. In verità, non solo li accoglie ma li rifornisce di materiale per creare.
Le installazioni che possiamo ammirare a Borgo Valsugana sono fatte di sassi, foglie, rami e tronchi. Vedono l’unione di elementi naturali con colori che possono essere artificiali ma a basso impatto ambientale. Le singole opere dialogano con il paesaggio che le ospita regalando al visitatore un’esperienza non solo visiva ma anche sensoriale.
Proprio come gli alberi e i prati, anche le opere artistiche subiscono processi di trasformazione e degrado di anno in anno quindi cambiano aspetto e a volte scompaiono del tutto lasciando il posto ad un nuovo frutto della creatività umana.
Arte Sella: principi
Per mantenere la propria indole e l’originalità che la caratterizza, Arte Sella si fonda su dei principi fondamentali che devono essere interpretati come delle linee guida della manifestazione. Vediamo quali sono per catturare appieno lo spirito dell’iniziativa.
- L’artista non è il protagonista assoluto come nella corrente artistica della Land Art, caratterizzata da segni fortemente “impressivi” nel territorio;
- La natura è considerata la memoria dell’individuo e per questo deve essere difesa;
- Il rapporto con l’ecologia si modifica: la natura va interpretata nella sua assenza ed è una fonte di sapere e di esperienza;
- Le opere fanno parte e fanno riferimento al luogo ed al tempo definiti; privilegiano l’uso di materiali organici, non artificiali e interagiscono con il paesaggio diventandone parte integrante.
La cattedrale vegetale
Realizzata nel 2001 da Giuliano Mauri nei pressi della Malga Costa, quest’opera architettonica naturale ha la forma di una vera e propria cattedrale a tre navate composta da rami intrecciati con cui l’artista è riuscito a creare addirittura ottanta colonne alte 12 m. Ciascuna ha al propria interno un carpino che, crescendo, dovrebbe diventare l’elemento portante mentre l’impalcatura attorno andrà a marcire. La Cattedrale Vegetale ha avuto così tanto successo che è diventata l’icona della manifestazione che ancora oggi più che mai nei mesi estivi diventa anche un palcoscenico per numerosi artisti.
Parco delle Terme di Levico
Assieme ad Arte Sella, questo Parco è recentemente entrato a far parte della rete dei Grandi Giardini Italiani diventando ufficialmente un’area di interesse storico. In questo grande giardino crescono piante molto originali e maestose, piantate già a fine Ottocento quando il Parco è stato creato, in occasione della realizzazione dello stabilimento-bagni e del Grand Hotel.
A disegnare e realizzare il Parco, di oltre 12 ettari, è stato il noto giardiniere Giorgio Zill. Oggi lo troviamo aperto tutto l’anno al pubblico che può ammirare al suo interno numerose specie arboree anche esotiche perché il clima è ammorbidito dalla presenza di due laghi, quello di Levico e quello di Caldonazzo. Tra le numerose specie presenti, ricordiamo la sequoia gigante (dal Nord America), la magnolia (originaria del Sud America), il pino ed il cedro (Himalaya), abeti (Canada) e il Ginkgo Biloba (Cina).
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Pubblicato da Marta Abbà il 7 Luglio 2019