San Lucido: cosa vedere, panorama e dintorni
Nella zona dell’alto tirreno cosentino si possono trovare delle interessanti località, come San Lucido, che non sono molto note al turismo di massa, per ora e per fortuna, e che possono essere delle ottime mete per delle vere vacanze al mare condite da un po’ di tradizione e folclore e da quell’ottima cucina che solo il Sud Italia può assicurare.
Questo piccolo paese ospita alcune spiagge, da un lato, e anche delle testimonianze archeologiche, è bagnato dal mar Tirreno ed il suo lungomare è lungo circa tre chilometri. A Nord confina con Paola a Sud con Torremezzo, frazione di Falconara Albanese a Est con Rende, San Fili, Marano Marchesato e Marano Principato, a Ovest col Mar Tirreno.
Nonostante le sue dimensioni modeste, è suddiviso in varie contrade: Pollella, Deuda , Varco, Santa Lucia, Rizzuti, San Giovanni, Cerasuolo, Puppa, Miccisi, Dragone, Vallena, Acquabianca, Santo Pietro. Dai monti nei pressi di San Lucido si estrae il tufo bianco che lo rende noto in tutta Italia, ma si può sentir parlare di questo borgo anche per via dei capperi che crescono sulla sua rocca, oppure per il fico d’india che, fino a poco tempo fa, era diffuso soprattutto nella zona bassa del paese.
San Lucido: cosa vedere
Tra le costruzioni che compongono l’abitato, ce ne sono alcune da ritenere dei veri e propri monumenti o, per lo meno, delle testimonianze storiche. Questo è il caso del castello o, per meglio dire, dei suoi resti. Si tratta del castello in cui nacque il cardinale Fabrizio Ruffo, che comandò nel 1799 l’esercito della Santa Sede contro la Repubblica Napoletana riconquistando Puglia, Basilicata e Calabria a favore dei Borbone.
Oltre a quel che resta di questa fortezza, a San Lucido possiamo visitare diverse chiese, partendo da quella della Tirinità che è la più antica del paese. Entrandovi possiamo osservare dei resti di oggetti utilizzati per la pesca, importanti perché raccontano di come questa zona sia stata abitata per vari anni da una popolazione di esperti pescatori, quella greca dei Brettii.
Esplorando il ricco ma poco noto patrimonio architettonico e storico di San Lucido troviamo altre chiese con delle particolarità che le rendono interessanti. C’è ad esempio la Chiesa della S.S. Annunziata che è un esempio, rara, di architettura del XV secolo, e conserva alcuni pannelli scolpiti di un altare cinquecentesco al suo interno. La Chiesa di San Leonardo risale al XVII secolo. È situata nel quartiere Marina Taverna ma essendo di proprietà della Famiglia Marcello Lattari, è necessario fare richiesta per poterla visitare.
Liberamente si può invece ammirare la Chiesa di San Giovanni, situata di fianco al Castello. E’ prezioso il suo interno, a tre navate, con una tela del Settecento raffigurante il Battesimo di Gesù e firmata da Francesco Saverio Jorio nel 1789, e una Madonna del Pilerio attribuita al Pascaletti.
Passeggiando per il centro storico di questo paese del cosentino, si possono incontrare anche altri palazzi di pregio. Tra tutti, i più noti sono il Settecentesco Palazzo Manes e l’Ottocentesco Palazzo Zagarese. Sempre girando per le zone storiche di San Lucido si possono incontrare degli artigiani al lavoro, la tradizione del posto è quella tessile.
San Lucido: panorama
La natura in cui questo paese è immerso è certamente uno dei primi motivi per andare a farci un salto durante le nostre vacanze in Calabria. San Lucido è situato a 56 metri sopra il livello del mare, aggrappato ad uno sperone di roccia da cui riesce a dominare la spiaggia. Ecco perché proprio da qui possiamo godere di paesaggi straordinari.
Uno dei punti panoramici è il “Miramare”, una piccola piazza dalla forma circolare avvolta nel mistero a causa di un’antica leggenda. Si narra infatti che una giovane donna, Cilla, si sia gettata dal Miramare cercando in tutti i modi di raggiungere il suo amato pescatore smarrito in mare. Un destino triste quello di questa fanciulla innamorata, oggi ricordata con una pietra che ne riporta il nome, sistemata nell’esatto punto in cui si è gettata trovando la morte. Vera o meno, questa storia di ricorda come San Lucido sia stato abitato per lungo tempo da pescatori.
Un meraviglioso panorama lo si può osservare anche dalla Panoramica, una terrazza sul mare visibile anche dal lungomare e che offre un meraviglioso spettacolo a chi vi si affaccia. Da qui si possono scorgere allo stesso tempo il mare, i monti e chilometri e chilometri di coste, anche quelle siciliane. Ottima idea è raggiungere la Panoramica nell’ora del tramonto, ma anche di notte questo luogo ha il suo fascino, con il panorama tutto illuminato dai tanti paesini che si affacciano sul mare.
San Lucido: eventi
Il giorno cruciale per questo paesino è il 21 luglio, chiamato giorno della “vulàta”, quando si festeggia storicamente il giorno dei ciùati (matti). In questa data si volge una vera e propria rievocazione storica degli avvenimenti della fine del XVI secolo, quando ai tempi dell’incursione dei pirati arabi, i sanlucidani si precipitarono sulla costa per difendere il paese dal terribile Dragut. Combatterono in acqua e si tuffarono vestiti.
Un tempo, per dare potenza alla rappresentazione, si usava tingersi di rosso, per rievocare il sangue versato per difendere il proprio paese. Oggi non è più come una volta, questa festa, ma è rimasta solo la tradizione di bagnarsi vestiti, una cosa un po’ stramba che ha infatti dato il nome alla festa. Verso gli anni Novanta, il 21 luglio ha cominciato ad essere festeggiato anche come un carnevale estivo, non solo a San Lucido ma anche in alcuni comuni delle vicinanze.
San Lucido e dintorni
Se abbiamo voglia di fare un giro nei dintorni di questo borgo, possiamo andare a visitare i resti di una bella villa romana, situati nella località di San Cono/Cozzo Spartifoglio vicino alla frazione Pollella.
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Pubblicato da Marta Abbà il 16 Febbraio 2019