La cascata piu’ alta del mondo
La cascata più alta del mondo è il Salto Angel e si trova in Venezuela, nel Canaima National Park, con un altezza di ben 979 metri e un salto d’acqua senza interruzioni di 807 metri!
Le acque della cascata confluiscono nel Kerep River, noto anche come Rio Gauya per poi finire nel Churun River e quindi nel Carrao River, attraverso la foresta pluviale del Venezuela.
La cascata deve il suo nome a Jimmy Angel, un aviatore americano che la scopri nel 1933 sorvolandola con il suo aereo.
Nonostante offra uno spettacolo incredibile e nonostante il primato di cascata più alta del mondo, il Salto Angel non sicuramente tra le cascate più visitate al mondo: per arrivare ai suoi piedi è necessario attraversare un fiume in canoa per poi intraprendere un sentiero nella giungla per oltre 5 ore di cammino!
Le cascate più visitate del mondo sono invece tra il Canada e gli Stati Uniti e sono le Cascate Niagara, uno dei siti turistici più visitati di tutto il Nord America.
Il salto è di “soli” 52 metri ma lo scenario è decisamente spettacolare e l’organizzazione dell’itinerario turistico con tanto di giro in barca (la Maid of the Mist) fin sotto le cascate è esemplare! Di certo però “non vi sentirete soli” perché sarete assieme a centinaia se non addirittura migliaia di turisti in ogni periodo dell’anno!
Le cascate più alte d’Italia sono invece le cascate dello Stroppia, visibili da Chiappera, Val Maira, Provincia di Cuneo. Il salto è di quasi 500 metri!
Le cascate più famose e visitate d’Italia sono invece le Cascate del Serio, a Valbondone, Alta Val Seriana, provincia di Bergamo. Le cascate del Serio sono composte da 3 salti per un totale di 315 metri di altezza. Vengono aperte solo 4 giorni l’anno, definiti ogni anno sulla base di un accordo tra l’Enel e il comune di Valbondone.
Anche quando l’acqua viene trattenuta dalla diga lo spettacolo è comunque notevole e la passeggiata per ammirarle è accessibile anche ai meno esperti.
Continuando a salire da non perdere il laghetto artificiale situato accanto al rifugio Curò.
Pubblicato da Matteo Di Felice il 29 Maggio 2011