Vaccinazioni Cina
Vaccinazioni Cina, obbligatorie non ce ne sono anche se esistono delle precauzioni da prendere se si parte per questo meraviglioso e così grande e popolato paese. Per l’inquinamento, ad esempio, oggi non esistono Vaccini, ma in Cina il problema è piuttosto grave e anche da turisti è necessario tenerne conto. E partire preparati, informati e con buoni propositi di visita e di non impattare troppo su un ambiente già piuttosto sofferente, per lo meno come qualità dell’aria.
Vaccinazioni per la Cina: obbligatorie
Non ci sono Vaccinazioni Cina obbligatorie per chi vuole partire dall’Italia, eccezioni a parte. Le eccezioni riguardano tutte le persone che hanno soggiornato per motivi vari in aree infette meno di 5 giorni prima di entrare in Cina. Se rientriamo in questa specifica categoria, contrordine: ci sono delle Vaccinazioni obbligatorie per entrare in Cina.
E’ infatti necessario mostrare il certificato internazionale di vaccinazione anti colera, vaiolo e febbre gialla per essere certi di poter proseguire il viaggio in questo Paese. Se siamo dei viaggiatori, per piacere o per dovere, intenzionati a fermarci più di 3 mesi, allora non si parla di Vaccinazioni Cina ma di certificato ufficialmente che siamo indenni da HIV.
Vaccinazioni in Cina: precauzioni
Quando prepariamo la valigia per la Cina, mettiamoci un minuto in più ma mettiamoci anche la testa. In generale non ci sono condizioni climatiche o ambientali che possano suonare realmente minacciose o capaci di provocare disturbi o malattie.
Ciò non vuol dire che non possa capitare di trovarsi a disagio se non si ha “la cosa giusta al momento giusto”. Essendo infatti un viaggio intercontinentale, meglio portarsi un analgesico e un antidolorifico, e già che ci siamo anche qualcosa contro il raffreddore e i disturbi gastrici ed intestinali. Anche solo per scaramanzia.
Vaccinazioni in Cina e inquinamento
Come ho accennato nell’introduzione, se parliamo di Vaccinazioni per la Cina non possiamo fare finta che in questo paese l’aria sia di pessima qualità e che non esistano vaccini per proteggerci da questo attuale problema. Non c’è un periodo particolare, i picchi di inquinamento possono esserci in tutte le stagioni e quando i livelli di sostanze nocive superano le soglie massime raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità o dalle legislazioni nazionali, allora scatta l’allarme. Scatta per i residenti, scatta per chi è lì per turismo o per lavoro.
Le ragioni di questa situazione sono da ricercare nei troppi veicoli a motore presenti, nei fumi delle industrie, nei tanti cantieri edili. In inverno si aggiungono altre fonti di inquinamento come i riscaldamenti a carbone. Durante un picco, è necessario prendere le dovute cautele, soprattutto se abbiamo bambini oppure se siamo soggetti a rischio (donne incinte, anziani, persone che soffrono di malattie respiratorie o cardiovascolari croniche).
Vaccinazioni Cina e clima
Se le stagioni “di mezzo” come l’autunno e la primavera, sono simili climaticamente a quelle italiane, ciò non vale per l’estate e l’inverno. Il caldo umido estivo fa raggiungere anche i 38°C al termometro, mentre l’inverno a Pechino è terribilmente freddo. L’abbigliamento che portiamo deve quindi essere adatto alla stagione, soprattutto se siamo a gennaio nella capitale o in giro a zonzo in estate.
Vaccinazioni Cina per vedere…
Non solo per la sua estensione, ma anche per la profondità della sua cultura, questo è un Paese per cui varrebbe farsi una puntura pur di partire. Fortunatamente non si sono Vaccinazioni in Cina obbligatorie ad oggi. Dedichiamoci quindi a vagliare le mete da non perdere.
La capitale unisce moderno e antico, con meraviglie architettoniche come il Tempio del Cielo o la Città Proibita, luoghi simbolo ma meritevolmente noti come Piazza Tienanmen e il Mausoleo di Mao Tze Tung, affiancati da grattacieli da vertigini.
Chi ama i Panda può fare tappa a Chengdu, capitale della provincia di Sichuan, famosa anche per la sua cucina unica, mentre a Xi’an, il punto più orientale della famosa Via della Seta, potremo ammirare un esercito del III secolo a.C. con le sue oltre 8.000 statue di terracotta a grandezza naturale, cavalli e carrozze comprese. La Grande Muraglia non può passare inosservata e anche la vivace città di Shanghai moderna sulla Nanjing Road, storica se si passa per la Città Antica e nei Giardini di Yuyuang.
Viaggiando per la Cina meno metropolitana, ci troveremo faccia a faccia con il Buddha più alto del mondo. Una statua di 71 metri di altezza, scolpito nel VIII secolo. Chi ama la natura può puntare la bussola verso le montagne verdi vicino alle rive del fiume Li partendo da Yangshuo per escursioni avventurose, gite di rafting o in bicicletta tra le risaie, per scalate o visite a bellissime grotte di montagna. Chi ha nostalgia della Bella Italia, trova anche la Venezia cinese: Suzhou, a mezzora da Shanghai.
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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Gennaio 2017