Nel cuore di Orvieto, incastonata tra le colline umbre, si trova una delle opere di ingegneria più affascinanti e misteriose d’Italia: il Pozzo di San Patrizio.
Questo capolavoro dell’architettura rinascimentale, con la sua straordinaria struttura a doppia scala elicoidale, è oggi una delle attrazioni più visitate della città.
Oltre al suo valore ingegneristico, il Pozzo di San Patrizio è avvolto da un’aura di leggenda, che lo ha reso un simbolo di profondità e inesauribilità, tanto da essere entrato nel linguaggio comune per indicare una risorsa senza fine.
Ma quali sono le sue origini?
Qual è la storia dietro la sua costruzione?
E come è possibile visitarlo oggi?
Scopriamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su questo straordinario monumento.
Pozzo di San Patrizio: architettura e storia
Il Pozzo di San Patrizio fu costruito nel XVI secolo, su ordine di Papa Clemente VII, che si rifugiò a Orvieto durante il sacco di Roma del 1527.
Il timore di un assedio e della conseguente mancanza d’acqua spinse il pontefice a commissionare la costruzione di un pozzo in grado di garantire l’approvvigionamento idrico alla città anche in caso di emergenza.
L’incarico fu affidato all’architetto Antonio da Sangallo il Giovane, che progettò un’opera senza precedenti. Il pozzo, profondo 53 metri, è caratterizzato da una doppia scala elicoidale, un vero capolavoro di ingegneria.
Le due rampe a spirale, larghe abbastanza da permettere il passaggio di muli e asini, consentivano di trasportare l’acqua senza creare ingorghi, poiché una scala era dedicata alla discesa e l’altra alla risalita.
Realizzato interamente in tufo, il pozzo presenta ben 72 finestre che lasciano filtrare la luce naturale, creando giochi di ombre e riflessi che rendono l’atmosfera ancora più suggestiva.
Alla base, una piattaforma circolare permette di raccogliere l’acqua e di ammirare la maestosità della struttura.
Oggi il Pozzo di San Patrizio è considerato una delle opere più straordinarie del Rinascimento italiano e attira visitatori da tutto il mondo, affascinati dalla sua ingegnosità e dalla sua storia secolare.
La leggenda del Pozzo di San Patrizio
Oltre alla sua funzione pratica, il Pozzo di San Patrizio è avvolto da un’aura leggendaria che ha contribuito alla sua fama. La sua denominazione deriva dalla figura di San Patrizio, il patrono d’Irlanda, e dalla leggenda che lo vede protagonista.
Secondo un’antica tradizione medievale, in Irlanda esisteva una caverna profondissima che il santo utilizzava per ritirarsi in preghiera e che, secondo la credenza popolare, conduceva direttamente al Purgatorio. Chi vi entrava avrebbe avuto la possibilità di espiare i propri peccati e di accedere alla vita eterna.
Il collegamento tra il pozzo di Orvieto e la leggenda di San Patrizio è di origine simbolica. La profondità e la forma cilindrica della struttura richiamavano l’idea di un passaggio verso il mistero e l’infinito, tanto che nel tempo il nome si è consolidato e il pozzo è diventato un luogo ricco di fascino e suggestione.
Ancora oggi, il Pozzo di San Patrizio è visto come un simbolo di ricchezza inesauribile e viene spesso citato per indicare qualcosa di abbondante e senza fine, proprio come l’acqua che un tempo assicurava la sopravvivenza di Orvieto.
Pozzo di San Patrizio: orari e prezzi

Visitare il Pozzo di San Patrizio è un’esperienza imperdibile per chi si trova a Orvieto, grazie alla sua architettura unica e alla sua atmosfera suggestiva. Il sito è aperto tutto l’anno, con orari che variano a seconda della stagione.
Nei mesi estivi, da aprile a ottobre, il pozzo è visitabile dalle 9:00 alle 19:00, mentre nei mesi invernali, da novembre a marzo, l’orario è ridotto dalle 10:00 alle 17:00.
È sempre consigliabile verificare eventuali variazioni di orario prima della visita, soprattutto nei giorni festivi.
Per quanto riguarda i biglietti, il costo dell’ingresso intero è di 5 euro, mentre il ridotto per studenti, over 65 e gruppi organizzati è di 3 euro. I bambini sotto i 6 anni e le persone con disabilità hanno diritto all’ingresso gratuito.
Acquistare il biglietto in anticipo, soprattutto nei periodi di alta stagione, può essere utile per evitare lunghe attese. Il sito fa parte del circuito turistico di Orvieto, quindi può essere incluso in pacchetti combinati che permettono di visitare anche altre attrazioni della città, come il Duomo di Orvieto e la Città Sotterranea.
Come arrivare al Pozzo di San Patrizio di Orvieto
Raggiungere il Pozzo di San Patrizio è semplice, grazie alla posizione strategica di Orvieto, ben collegata alle principali città italiane.
Chi viaggia in auto può percorrere l’Autostrada A1 e uscire a Orvieto, da cui il centro storico dista solo 5 km. Una volta arrivati, è possibile parcheggiare nei pressi della stazione della funicolare, situata proprio accanto al pozzo.
Per chi arriva in treno, la stazione ferroviaria di Orvieto si trova lungo la linea Firenze-Roma, rendendo la città facilmente raggiungibile sia dal nord che dal sud Italia. Dalla stazione, la funicolare di Orvieto porta direttamente al centro storico, con una fermata a pochi passi dal Pozzo di San Patrizio.
Anche i bus turistici offrono collegamenti frequenti con Orvieto, soprattutto da città vicine come Perugia, Roma e Firenze. Una volta giunti in città, è possibile esplorare il centro a piedi, godendosi le sue stradine medievali e l’atmosfera unica che la caratterizza.
Il Pozzo di San Patrizio è molto più di una semplice opera ingegneristica: è un luogo carico di storia, leggenda e simbolismo. Costruito per garantire l’approvvigionamento idrico di Orvieto in caso di assedio, si è trasformato nel tempo in un’attrazione imperdibile, capace di incantare chiunque si avventuri lungo le sue rampe elicoidali.
Oltre alla sua ingegnosità strutturale, il pozzo è avvolto da racconti e miti che lo rendono ancora più affascinante. La sua associazione con la leggenda di San Patrizio e con l’idea di un passaggio verso l’infinito ha contribuito a renderlo un’icona nel panorama culturale italiano.
Per chi visita Orvieto, una tappa al Pozzo di San Patrizio è un’esperienza da non perdere. La sua maestosità, la luce che filtra dalle finestre, il senso di profondità e mistero che lo caratterizzano lo rendono un luogo unico, dove storia e leggenda si intrecciano in un viaggio nel tempo e nell’architettura rinascimentale.