Tabarka e la Tunisia che non ti aspetti!
Tabarka, Tunisia nord occidentale. E’ la località da cui sono partito per il tour di 5 giorni alla scoperta di bellezze naturalistiche e culturali che il 90% dei turisti italiani che si recano in Tunisia si lasciano sfuggire.
Il lago Sidi Barrak, situato 30 Km a est di Tabarka, che vedete nell’immagine di apertura di questo articolo, è un primo esempio di paesaggio verdissimo che pochi si aspetterebbero di trovare in Tunisia.
Tabarka è conosciuta dalla maggior parte dei turisti per le sue belle spiagge di sabbia fine e per il suo forte genovese del 1500, eredità della colonia di italiani che si insediò nella zona per praticare la pesca del corallo, su concessione del bey di Tunisi.
Il forte, visitabile e ben conservato, è situato in posizione dominante su un’isola oggi collegata alla terraferma. Dalle sue mura si gode una splendida vista su tutta la costa e sulla città di Tabarka.
Ancora oggi, nei negozi specializzati e in alcune bancarelle, è possibile acquistare collane e bracciali di corallo di buona qualità e a prezzi decisamente interessanti.
Il lungomare di Tabarka permette di ammirare un altra opera della natura, “les Aiguilles de Tabarka“, guglie di roccia alte tra i 20 e i 25 metri scolpite dall’erosione marina nel corso dei millenni.
Tra i luoghi che ho apprezzato maggiormente in questo viaggio in Tunisia rientra sicuramente il sito archeologico di Bulla Regia, situato a circa 60 Km a sud da Tabarka, nei pressi di Jendouba.
Bulla Regia era una città romana, parte del territorio conquistato da Scipione l’Africano nel 203 a.C. Successivamente fece parte del regno satellite di Massinissa che ne fece la capitale della Numidia. Nel 46 a.C. fu premiata da Giulio Cesare con lo status di città libera.
I punti di forza del sito archeologico di Bulla Regia sono le ville sotterranee di età augustea e i meravigliosi mosaici che le decorano, ancora oggi in buono stato. Le sale sotterranee permettevano agli abitanti di vivere in ambienti protetti dal calore del sole, particolarmente intenso nei mesi estivi.
A pochi chilometri da Bulla Regia, merita una visita il museo di Chemtou, che ripercorre le fasi geologiche e storiche della Tunisia settentrionale, tramite una collezione di reperti tra cui numerose stele funerarie, statue ellenistiche, utensili e la ricostruzione di un altare reale numidico, un tempo situato sulla collina prospiciente al museo.
Il museo ospita anche una sala per concerti con un’ottima acustica. All’esterno è presente lo scavo di un’antica strada romana in ottimo stato di conservazione.
Sempre a sud di Tabarka, a soli 25 Km di distanza, nel mezzo di boschi e prati, ho sostato nell’hotel 4 stelle El Mouradi Hammam Bourguiba, a Ain Draham, uno dei più famosi centri termali e di “remise en forme” di tutta la Tunisia. Frequentato anche da VIP e politici, offre uno lo staff medico e attrezzature all’avanguardia per curare malattie delle vie respiratorie, dolori reumatici e anche traumi sportivi, con programmi personalizzati.
El Mouradi è anche sede di numerosi tornei sportivi con i suoi campi per praticare calcio, basket, pallavolo e tennis. Particolare attenzione è rivolta alla cucina con diete personalizzate in base alle diverse esigenze degli ospiti.
Biserta, situata a 130 Km da Tabarka, sulla strada per Tunisi, è una città sul mare in posizione strategica (è la città situata più a nord di tutta l’Africa, a poca distanza da Sicilia e Sardegna) tanto che fu l’ultima ad essere abbandonata dai francesi, il 15 ottobre 1963, quando il resto al resto della Tunisia era stata concessa l’indipendenza nel 1956.
Biserta ha origini antiche, essendo stata fondata intorno al 1000 a.C. dai Semiti Fenici di Tyr. Oggi è abitata da oltre 120.000 abitanti in gran parte occupati nel settore della pesca. Consigliata una passeggiata nel porto fino alle mura della cittadella.
Per gli amanti di flora e fauna, da non perdere la visita del Parco Naturale di Ichkeul, a una ventina di Km da Biserta, inserito dall’Unesco nella World Heritage List, in quanto tappa di centinaia di migliaia di uccelli migratori come anatre, oche e fenicotteri rosa che nel parco depongono le uova e trovano cibo con cui sfamarsi.
Il Lago di Ichkeul è l’ultimo lago rimasto di una catena di laghi che un tempo si estendeva lungo tutto il nord Africa.
A mio parere è comunque migliorabile la manutenzione di questo parco e il museo annesso che mi è sembrato presentarsi “in un modo un po’ datato” per reperti e allestimenti. Da migliorare anche la pulizia di alcune aree che, potendosi fregiare del riconoscimento Unesco e potendo quindi usufruire dei relativi fondi, dovrebbero essere presentate in modo impeccabile. Mi auguro quindi che il nuovo governo tunisino non si lasci sfuggire questa grande opportunità per sviluppare ecoturismo, trekking e bird watching in questo bellissimo luogo.
Per il pranzo nei dintorni di Biserta, posso sicuramente consigliare il Ristorante Petit Mousse, a La Corniche, dove ho potuto gustare dell’ottimo pesce e altre specialità tunisine, servite con puntualità. Il Petit Mousse si affaccia sul mare e su una passeggiata ideale per il dopo pranzo.
Il mio ultimo giorno di questo viaggio in Tunisia, prima di tornare in Italia, l’ho trascorso nella capitale, Tunisi, dove ero già stato 3 anni fa. Questa volta sono, oltre a visitare nuovamente la bellissima Medina, sono anche riuscito a visitare il Museo del Bardo, che ospita la collezione di mosaici di epoca romana più grande del mondo. Interessante anche la collezione di statue, tra cui un buon numero di statue greche, recuperate da una nave che aveva fatto naufragio nei pressi delle coste tunisine. La visita a questo museo ha superato ogni aspettativa: allestimento impeccabile, una moltitudine di sale curate nei minimi dettagli con mosaici di una bellezza mozzafiato e altri reperti di grande rilevanza storica. Un museo da 10 e lode!
Per pranzo ho potuto gustare il menu del Dar Belhadj, ristorante tipico tunisino, situato all’interno della Medina, in Rue des Tamis, 17.
L’antipasto di crostacei e il pesce fresco sono state le mie portate preferite. Servizio impeccabile e wi-fi gratuito.
Pomeriggio dedicato a passeggiare e a fare shopping nel souk della medina di Tunisi, fino al tramonto. Qui di seguito due delle tante foto che ho postato sul mio account Instagram: il minareto della moschea e un momento del tramonto.
Il minareto nella Medina di Tunisi. #tunisi #medina #tunisia #tunisie #instagood #minareto #souk #instalike #sky A photo posted by Matteo Di Felice (@matteodifelice) on
Tunisia flags at sunset #tunisi #medina #tunisia #tunisie #instagood #instalike #lafriquecestchic #flags #tunisi A photo posted by Matteo Di Felice (@matteodifelice) on
Per la cena sono tornato a Sidi Bou Said, incantevole paesino che mi ricorda alcune isole greche, come Mykonos e Santorini. Negozietti ordinati che propongono prodotti di artigianato locale lungo un pendio che porta nel centro dell’abitato e quindi a una bella vista a strapiombo sul mare.
Il ristorante scelto è stato il Dar Zarrouk: promosso! … anche per l’ambiente “trendy” e l’ottimo servizio.
Pubblicato da Matteo Di Felice il 26 Gennaio 2015